La Chiesa Madre
É la prima costruzione sacra di Rocca imperiale. Venne edificata in seguito alla costruzione del Castello Svevo, quindi all’epoca di Federico II di Svevia.
Tale ipotesi trova conferma, come dimostra la datazione del campanile della chiesa che risale al XII secolo (1239).
La struttura è di stile romanico puro, con l’ingresso principale e uno secondario dal lato opposto, occupava l’area nella quale oggi si trova l’attuale sagrato e aveva a destra la sagrestia.
In avanti vi era uno spazio o una larga via da cui si potevano osservare le grandi incisioni paleografiche poste al di sotto del campanile.
L’interno, molto probabilmente era a una sola navata con un nudo presbitero e l’altare maggiore.
Una serie di loculi tombali dei sacerdoti e delle famiglie più importanti, si aprivano sul pavimento.
Più in basso vi era anche una cripta, la quale con molta probabilità comunicava con quella del lazzaretto costruito dai cavalieri Gerosolimitani nel XII secolo.
Tale complesso serviva per le deposizioni dei fedeli, i quali in caso di epidemie venivano seppelliti attorno al tempio.
La chiesa era ed è dedicata a Santa Maria in cielo Assunta e venne poi arricchita nel corso dei primi anni del Trecento di un protiro a soggetta su archi a ogiva, di bifore a colonne e tortili di marmo, ora deposte nel giardino Gavazzi, di un ampio rosone, di una statua la cui testa oggi è murata all’angolo di corso Emanuele, di fronte la casa Fortunato, e di affreschi i cui resti si possono osservare sotto un archetto del protiro attualmente incorporato nel pronao della nuova chiesa.
Maggiori info sulla pagina Wikipedia
Condividi:
