Il Monastero
Nel “Registrum Ballarum” al numero XIII troviamo il “diploma” con cui i Frati Minori Francescani dell’Osservanza Regolare della provincia di Basilicata furono autorizzati a costruire in Rocca Imperiale un “Monasterium seu Conventum...cum Dormitorio, Refectorio, Officinis, Campana,Campanili, aliusque ad id necessariis” (27 giugno 1562). È questa la data in cui fu autorizzata la costruzione del Monastero; avuta dunque l’autorizzazione si ritiene che i frati si siano dati subito da fare e abbiano messo mano senza indugi alla fabbrica.
Verosimilmente fu costruito dapprima qualche locale per alloggiarvi i frati che dovevano soprintendere all’opera e subito dopo cominciarono i lavori di costruzione della Chiesa che si presume fosse già pronta per il culto, ma non del tutto ultimata nel 1583. Questa data si legge a piè della colonna che sorregge l’acquasantiera.
Contemporaneamente si costruì anche il Monastero nelle sue parti essenziali e funzionali. Ci vollero dunque circa 21 anni perché la chiesa fosse aperta ai fedeli e altri 34 per ultimarla. La cosa non deve sorprendere se si tiene conto che i Frati erano Francescani e per di più Osservanti e che vivevano perciò di questua. Chiunque poi visiti la chiesa constaterà che si tratta non di una delle solite chiesette e cappelle disseminate un po’ dappertutto ma di una chiesa delle dimensioni piuttosto notevoli e arricchita di coro, sacrestia e una cupola relativamente grande.
La struttura, che a noi oggi sembra complessa, in realtà non si discosta dal modello classico dell' architettura francescana: come tutti i conventi dell'epoca, era dotata di chiostro con cisterna, porticato, celle e Chiesa. È da notare invece la semplicità delle linee e il tentativo di qualche bravo frate nel rendere bello e artistico qualche dettaglio: le cornici interne ed esterne della cupola, i capitelli dei pilastri della cisterna. Rilevante è anche il grande impegno dell'artista che ha scolpito il portone di ingresso della Chiesa arricchendolo di formelle con figure allegoriche.
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